Gli arcobaleni hanno alla base due fenomeni, la rifrazione e la riflessione.
- rifrazione = deviazione che un’onda subisce quando passa da un mezzo all’altro;
- riflessione = fenomeno per cui un’onda entrando in contatto con un altro mezzo, cambia la sua direzione.

La luce attraversando le gocce d’acqua sospese nell’aria, si divide – per rifrazione – in raggi dei vari colori dello spettro.
I raggi appena ottenuti vengono totalmente riflessi dalla superficie opposta ed escono dalla goccia, dallo stesso lato da cui è entrato il raggio originario.
Per vedere questo fenomeno, è necessario che l’angolo tra la direzione del raggio del sole e il nostro sguardo, deve essere di circa 42°.
Nelle condizioni prima citate, osserveremo l’arcobaleno di tipo primario, ma esiste anche un secondo tipo, detto secondario che è più scuro ed è visibile all’esterno dell’arco primario.
Gli arcobaleni secondari sono dovuti da una doppia riflessione della luce del sole, all’interno delle gocce d’acqua. A differenza della prima tipologia che appare ad un angolo di circa 42°, questo secondo tipo compare a un angolo di 50°- 53°.
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