I buchi neri rappresentano uno dei fenomeni astronomici più interessanti e affascinanti degli ultimi anni, se non di sempre.
Quando una stella molto massiccia, molto più del Sole, esplode come supernova, causa la creazione di un buco nero. Il nucleo della stella cede sotto il proprio peso e non riesce a controbilanciarlo nemmeno comprimendosi al massimo. Non esiste niente che possa fermare la caduta della materia verso il centro della stella stessa, portando all’accumulo dell’intera massa in un solo punto ( . <– molto più piccolo di questo ). Il buco nero è qualcosa di così assurdo, di così estremo, che non è possibile descriverlo con le leggi fisiche che noi conosciamo.
La forza di gravità esercitata da un buco nero è talmente immensa, che comprime qualsiasi materia a densità sostanzialmente infinita!
Niente può sfuggirvi una volta entratovi, nemmeno la luce con la sua velocità di 300000 km/s. I buchi neri sono parti dell’universo a noi invisibili e studiabili solo per via teorica, dato che sono totalmente oscuri e non sono in grado di emettere nessun tipo di radiazione.
Com’è l’attrazione gravitazionale di un buco nero?
È doveroso però sottolineare che i buchi neri non catturano tutto ciò che sta intorno a loro, ma solamente i più vicini, dato che l’attrazione gravitazionale è inversamente proporzionale alla distanza del corpo considerato.
Molti sono gli astrofisici che studiano i buchi neri, ma, non avendo a disposizione dei dati sperimentali affidabili, non si ha alcuna certezza. Ciò nonostante, secondo alcuni studiosi, un modo per analizzare almeno come si comportano con gli oggetti esterni a loro, esiste.
La forza esercitata, sui corpi vicini, dai buchi neri ha permesso di comprendere un sistema binario di stelle, nel quale la stella ed il buco nero, vengono associati ad un unico sistema. In virtù di questo, la stella verrebbe messa in movimento dal campo gravitazionale del buco nero, mettendo in risalto almeno l’interazione che questi oggetti oscuri hanno con i corpi esterni. Durante questo processo, il buco nero va ad assorbire il gas presente sulla stella, generando un anello luminoso che gira intorno all’asse del sistema, permettendo la rilevazione, tramite il raggiungimento di temperature molte elevate di questi gas, che diventano raggi X.
Quante tipologie di buco nero esistono?
Di buchi neri ne esistono tre:
- Buco nero stellare = formatosi dal collasso gravitazionale di una stella massiccia alla fine della propria evoluzione;
- Buco nero carico = è un buco nero che possiede carica elettrica;
- Buco nero rotante = buco nero che possiede momento angolare.
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Sul sito della NASA ci sono di continuo articoli che riguardano i buchi neri, se vi interessa, date uno sguardo seguendo questo link: Black Hole – NASA