Il 2019 è ormai giunto al suo termine e, come ogni anno, alla mezzanotte ci sarà l’emblematico sparo dei fuochi d’artificio.
Vere e proprie coreografie che illumineranno il cielo notturno.
La cosa curiosa di queste esplosioni è che nessuno, o almeno pochi, sanno come funzionano. Grandi cerchi, fuochi a scoppio ritardato, colorati, monocromi, etc…
Come funziona lo sparo di un fuoco d’artificio?
I fuochi d’artificio per essere lanciati nel cielo, vengono posizionati in un mortaio, che può essere fatto di cartone o legno, sul fondo del quale verrà posizionata la bomba (ovvero il ”fuoco d’artificio”). I mortai vengono collegati tra di loro tramite una rastrelliera, fissata al terreno. La gestione pirotecnica avverrà a mano o tramite sistemi computerizzati e quando la miccia verrà accesa e arriverà al suo termine, farà esplodere la carica di lancio che espellerà nel cielo la bomba innescata. La bomba però, per permettere la non immediata esplosione, presenta una spoletta a lenta combustione, che non appena terminerà, porterà all’esplosione artistica da sempre noi ammirata.

Come fanno i fuochi d’artificio ad avere diverse colori?
Compreso questo, adesso è necessario comprendere come si facciano ad ottenere le diverse colorazioni. Il processo che si esegue per ottenere questo risultato è l’aggiunta di sostanze specifiche alla polvere della carica. Di seguito un elenco con i vari miscugli per ottenere le varie colorazioni:
- Bianco: magnesio ed alluminio
- Verde: nitrato
- Blu: rame
- Rosso: carbonati o nitrati di stronzio
- Giallo: sali di sodio
- Arancione: carbone e ferro
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