Giocare a scacchi rende intelligenti?

Secondo diversi studi (passo passo citerò le fonti) è stato dimostrato che giocare a scacchi rende intelligenti.

Che tu sia un giocatore esperto, uno alle prime armi o sei semplicemente incuriosito da questa domanda, in questo articolo troverai una serie di spiegazioni verificate che risponderanno al tuo dubbio.

Giocare a scacchi aumenta il QI

Secondo uno studio condotto su un largo numero di studenti in Venezuela, – Chess in Education Research Summary – è stato mostrato un significativo beneficio nel giocare a scacchi. L’esperimento ha voluto analizzare la risposta degli studenti in seguito a dei periodi didattici prolungati all’insegnamento del gioco. Da questo si è osservato un miglioramento notevole del QI (Quoziente Intellettivo o Quoziente d’intelligenza).

La prima ipotesi confermata era quella di verificare se ci fosse o meno una correlazione tra l’abilità di giocare bene a scacchi e altre capacità; quali ad esempio essere in grado di lavorare con i numeri.

I risultati della ricerca hanno dato queste conclusioni:

  1. Giocare a scacchi coinvolge numerose capacità umane;
  2. Mette alla prova il giocatore con un’elevata quantità di problemi da risolvere;
  3. Fornisce immediata ricompensa e punizione per la risoluzione o meno di un problema;
  4. Crea uno schema o un modo di pensare che, quando usato correttamente, porta al successo. Gli studenti hanno mostrato un’elevata capacità a trovare diverse alternative e questo porta a fluidità e originalità;
  5. Competizione. L’agonismo promuove l’interesse e la concentrazione, stimolando perciò la sfida;
  6. Imparare dai propri errori e organizzarsi al fine di non commettere lo stesso sbaglio di nuovo permette di allenarsi ad accettare le imperfezioni e puntare ad oltre e, quindi, ad un miglioramento;
  7. Anche se i problemi degli scacchi sembrano gli stessi, in realtà sono solo simili e questo migliora l’elasticità nel traslare soluzioni in contesti diversi.
giocare a scacchi rende intelligenti

Giocare a scacchi aiuta a prevenire l’Alzheimer

Lo studio “Leisure Activities and the Risk of Dementia in the Elderly” spiega che le persone sopra i 75 anni, che praticano attività come gli scacchi, manifestano diagnosi con una ridotta probabilità di sviluppo di demenza rispetto a chi, invece, non lo fa.

Il cervello, esattamente come un muscolo fuori allenamento, perde forza a causa dell’atrofia. Lo studio mostra, inoltre, che un cervello poco attivo tende a perdere plasticità cerebrale.

Il take-home message è che mantenere il cervello attivo con giochi strategici dove devi risolvere dei problemi come negli scacchi – oppure parole crociate, puzzle, sudoku, etc… – ti aiuta a mantenere la plasticità cerebrale flessibile.

Giocare a scacchi aiuta a prevenire l'Alzheimer

Giocare a scacchi allena entrambi gli emisferi del cervello

In uno studio tedesco nominato “Mechanisms and neural basis of object and pattern recognition: a study with chess experts” i ricercatori hanno eseguito un esperimento utilizzando delle forme geometriche (estranee al gioco) e posizioni e schemi degli scacchi. Queste figure sono state mostrate a giocatori esperti e principianti e si è comparata la loro reazione, aspettandosi che l’emisfero sinistro del cervello (quello logico) fosse più attivo nel primo gruppo che nel secondo.

Quello che invece è stato scoperto è che gli emisferi si attivavano entrambi dall’esercizio e che la reazione alle forme è stata più o meno la stessa sia per gli esperti che per i principianti. Quello che ha distinto la reazione dei due gruppi è che il cervello di chi è più pratico del gioco ha risposto più rapidamente alle domande di posizione legate agli schemi degli scacchi.

Cosa significa questo risultato?

Il gioco degli scacchi è un gioco logica-centrica perché coinvolge sia gli emisferi logici che quelli creativi del cervello!

Giocare a scacchi migliora la memoria

Dallo stesso studio citato nel primo paragrafo “Chess in Education Research Summary” si evince anche un altro risultato.

Gli scacchisti che giocano seriamente fortificano notevolmente, seppure inconsciamente, la loro capacità di memorizzare e questo lo si deduce dall’elevato numero di schemi di base e avanzati conosciuti.

Analizzando la risposta di una serie di studenti, ai quali veniva data regolarmente l’opportunità di giocare a scacchi, hanno evidenziato un miglioramento dei voti in tutte le materie. Nota sottolineata dai professori è stata, inoltre, che gli studenti in questioni mostravano migliore memoria ed organizzazione.

Giocare a scacchi migliora la concentrazione

Con poca sorpresa si è dimostrato che l’alta concentrazione impiegata durante una partita risulta essere un ottimo esercizio trasversale per imparare a direzionare la propria attenzione.

Questo è stato evidenziato da numerosi studi – Chess as a Powerful Educational Tool for Successful People (econstor.eu).

Giocare a scacchi rende intelligenti?

Quindi sì, l’impegno dedito al gioco ripaga con capacità trasversali e di largo impiego. In particolare, gli scacchi conferiscono non indifferenti abilità logiche nell’individuare schemi e a questi trovare soluzioni alternative.


Per giocare, i siti più famosi sono:


Mettiti alla prova con dei Quiz di Logica.


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