La creazione dell’Unione Europea

Al termine della seconda guerra mondiale (2 Settembre 1945), si ebbe una profonda trasformazione della situazione internazionale.

L’Europa aveva perso la sua posizione di centro nel mondo, che per secoli aveva mantenuto su molteplici ambiti, come quello culturale, economico e militare.

Risultava quindi necessario ideare un sistema che potesse permettere una sua nuova crescita.

La via per ottenere di nuovo una posizione di spicco, era chiara… era necessario che i paesi europei collaborassero sia sul piano economico, che su quello politico.

Forte era, inoltre, l’esigenza di pace, assente da troppo tempo nel panorama europeo (a causa dei due conflitti mondiali).

Nel 1941, due grandi menti, Altiero Spinelli ed Ernesto Russo, stesero il ”Manifesto di Ventotene”, uno dei testi fondanti dell’Unione Europea. Il manifesto propugnava ideali di unificazione dell’Europa in senso federale, sottolineando in particolare l’esigenza di un governo democratico con poteri reali ed un parlamento europeo eletto a suffragio universale.

In questo contesto, Francia e Germania, rivali da sempre, intuirono che solamente una forte alleanza avrebbe potuto evitare il formarsi di un nuovo conflitto mondiale. In virtù di ciò, il politico francese, Jean Monnet, elaborò nel 1950 le basi della ”dichiarazione di Schuman”, con cui poi successivamente il ministro degli esteri francese, Robert Schuman, pose fine alla storica rivalità.

Questa iniziativa interessò anche altri Paesi, dando così origine nel 1951, con il Trattato di Parigi, alla Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), formata da: Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi.

Nel 1957, dati i buoni risultati di questa collaborazione, decisero di dare vita, con il Trattato di Roma, entrato in vigore solamente un anno dopo, ad altri due organismi: la Comunità europea dell’energia atomica (CEEA o Euratom) e la Comunità economica europea (CEE), nata con il compito di favorire la collaborazione degli Stati membri nel settore economico, dell’industria, dell’agricoltura e del commercio.

Oggi l’Unione Europea conta 28 Stati membri, ma con la probabile uscita della Gran Bretagna, potrebbero essere 27.

I momenti caratterizzanti verso l’integrazione europea, sono stati:

  • Nel 1986, l’Atto Unico Europeo;
  • Nel 1992, Trattato di Maastricht;
  • Nel 1997, Trattato di Amsterdam;
  • Nel 2000, Trattato di Nizza;
  • Nel 2007, Trattato di Lisbona.

Dal 1 gennaio 1999, l’Euro è diventata la moneta ufficiale degli Stati membri dell’Unione Europea (UE). Gli unici a non utilizzarla sono:

  • Bulgaria;
  • Croazia;
  • Danimarca;
  • Polonia;
  • Repubblica Ceca;
  • Svezia;
  • Ungheria.

Oggi l’Unione Europea opera attraverso varie Istituzioni, le più importanti sono:

  • Il Parlamento Europeo, è l’istituzione democratica ed è formata dai rappresentanti degli Stati membri. L’elezione dei deputati avviene ogni 5 anni a suffragio universale diretto. Partecipa alla funzione legislativa con potere deliberativo; condivide con il consiglio il potere di bilancio; controlla le attività che svolgono le altre Istituzioni;
  • Il Consiglio dell’Unione Europea, organo decisionale dell’UE, tutela gli interessi degli stati membri. Esercita il potere legislativo;
  • La Commissione Europea, organo permanente dell’UE, detiene il potere esecutivo, composta da 27 membri. promuove gl iinteressi generali dell’ordinamento europeo;
  • La BCE, Banca europea per gli investimenti, gestisce i tassi d’interesse, la moneta e la stabilità dei prezzi. Agisce in modo indipendente dai governi.

Lascia un commento