Tutti abbiamo giocato a “telefono senza fili”, il gioco dove delle persone in fila devono ripetere una frase ripetuta dal partecipante vicino; l’ultimo della fila ripete la frase ad alta voce; molto probabilmente, questa sarà distorta.
Come si gioca a telefono senza fili?
Telefono senza fili si gioca in gruppi principalmente molto grandi, almeno con più di 6 persone; con poche persone è semplicemente meno divertente, perché le parole più difficilmente si storpiano quanto rispetto a gruppi grandi.
A turno le persone decidono chi sarà a dare inizio al gioco e la persona scelta penserà ad una frase da far ripetere. La frase verrà ripetuta nell’orecchio del giocatore vicino, il quale farà lo stesso con quello al suo fianco finché non si arriverà all’ultimo della fila che dirà la frase che gli è arrivata ad alta voce.
Esempi frasi telefono senza fili
Le frasi più divertenti sono quelle che foneticamente ricordano anche altri termini, motivo per cui potrebbero facilmente scambiarsi. Alcuni esempi possono essere:
- Il gesso colorato colora la lavagna, ma non ce ne sono più.
- Una volta ho pianto perché non avevo niente da mangiare.
- Se davvero pensi quello che pensi, allora non pensarlo più.
Questi sono solo degli esempi, divertitevi a fare frasi a vostro piacimento!
Qual è il nesso tra questo gioco e la nostra memoria?
È molto più intuitivo di quello che pensi. Immagina di dovere andare a fare la spesa e di essere morso da un gatto. All’inizio, avendo vissuto l’evento da poco, lo ripeterai uguale, difficilmente trascurerai dei dettagli. La seconda volta che lo ripeterai, ad esempio a distanza di una settimana, comincerai a trascurare o distorcere delle informazioni. Dopo due mesi, se racconterai questa storia, probabilmente potresti cominciare a confondere il gatto con un cane, perché pensi che sia più probabile essere morsi da un cane che da un gatto; hai appena creato un pregiudizio, che è proprio la parola chiave di questo studio.
Il nostro cervello funziona proprio in questo modo, memorizza degli eventi, ma, ogni volta che questi vengono ripescati dal passato, subiranno delle trasformazioni e ricorderemo non più la prima versione del racconto, ma bensì l’ultima appena ricordata.
“Una memoria non è semplicemente un’immagine prodotta dal tempo che viaggia indietro all’evento originale — può essere un’immagine un po’ distorta a causa delle varie volte in cui è stata ricordata” “La memoria di un evento può diventare meno precisa fino al punto di essere totalmente falsa.”
Per potere comprendere al meglio questo meccanismo, è stato fatto un esperimento diviso in tre giornate, di fila, dove i concorrenti, nel primo giorno, hanno memorizzato 180 associazioni di oggetti-posizioni su uno schermo del computer. Il giorno seguente, i partecipanti hanno dovuto ricollocare alcuni degli oggetti nelle posizioni corrette. Il terzo giorno i partecipanti sono tornati per un test finale.
Nel test finale sono stati mostrati tutti gli oggetti e ciò che n’è scaturito è stata una migliore precisione, nel test finale, per gli oggetti che sono stati mostrati il secondo giorno rispetto a quelli non mostrati il secondo giorno (se non hai capito, non ti preoccupare, a breve ti sarà tutto più chiaro). Tuttavia, non è stato mai ricordato esattamente il posto giusto. La cosa più importante è stata che nel test finale tendevano a posizionare l’oggetto più vicino alla posizione errata che ricordavano durante il secondo giorno piuttosto che la posizione corretta del primo giorno.
Cosa significa questo?
Sì, avevano già dato mostra di non ricordare la posizione di molti oggetti nel secondo giorno. Quello che conta è che, però, hanno dato risposte molto più vicine a quella del secondo giorno, piuttosto che a quella del primo, ma comunque non esattamente precise.
Analisi dei segnali elettrici neurali durante il test
Per comprendere il processo neurologico dietro questo meccanismo, sono stati misurati, durante il test, i segnali elettrici neurali del cervello. Quello che da questi dati è stato compreso è che è stato rivelato un particolare segnale elettrico quando le persone richiamavano una posizione di un oggetto durante la seconda giornata. Questo segnale era maggiore quando, il giorno successivo, l’oggetto era posizionato vicino alla posizione data per vera nel secondo giorno, piuttosto che a quella originale del primo giorno.
Quello che il forte segnale indica è che, in quei precisi momenti, un nuovo ricordo si sta stabilendo, causando un pregiudizio nella nostra memoria per fare lo stesso errore di nuovo.
Fonte:
Your Memory is like the Telephone Game – https://news.northwestern.edu/stories/2012/09/your-memory-is-like-the-telephone-game
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