Molti astronauti passano anni in assenza di gravità; meglio dire in presenza di microgravità. Andare sulla Stazione Spaziale per lunghi periodi significa abituare il proprio corpo, in particolare il cuore, ad uno sforzo minore.
Qual è la differenza tra gravità e microgravità?
La microgravità si presenta in condizioni di gravità a bassi valori, dando la percezione di gravità zero apparente. A rendere questo possibile è la costante caduta libera della Stazione Spaziale; questo potrebbe essere confrontato alla sensazione che proverebbe un passeggero di un’ascensore di cui i cavi sono stati tagliati.
Diversamente, la gravità zero è una condizione di assoluta assenza di un campo gravitazionale.

Il cuore degli astronauti invecchia prima nello spazio?
Come anticipato, il cuore degli astronauti è sottoposto ad uno sforzo minore, data la presenza di microgravità. Per tale ragione, un astronauta potrebbe paragonare la sua condizione a quella di una persona sedentaria e pigra.
Questa ricerca, del tutto italiana è stata pubblicata su Microgravity. Quello che si mette in risalto è un aspetto terrificante dell’esplorazione spaziale, ma sul quale ogni giorno si lavora per trovare una soluzione sempre migliore.
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Interessante studio dimostrato di James Thomas, medico della nasa, spiega che il cuore degli astronauti dopo 6 mesi di permanenza nello spazio diventa più sferico del 9,4%. L’unico fattore associato sembra essere una meno efficienza dell’organo. Si chiarisce, tuttavia, che al ritorno sulla Terra, il cuore riprende la sua forma allungata.
Chiarimento a risposta del titolo: quello che si vuole capire è come il nostro corpo risenta degli effetti dell’assenza di gravità. Ovviamente il tempo, come variabile, per ogni individuo scorre equivalente se confrontato semplicemente a sé stessi, le distorsioni di tempo sono influenzate dallo spazio e non dal tempo e basta in sé (esempio è il paradosso dei gemelli). La domanda da rispondere nell’articolo è: quali sono gli effetti della microgravità/assenza di gravità sulla vitalità sui nostri organi? A questo punto la risposta nell’articolo vi sembrerà più esaustiva.
Fonte:
The human heart in space: What can we learn from mathematical modeling – https://phys.org/news/2020-10-human-heart-space-mathematical.html
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