Questo problema non è soltanto un capriccio da ambientalisti, ma dal 2006 è entrata in vigore una legge che vieta lo smaltimento dell’olio usato nei tubi di scarico del lavandino in quanto rientra nella categoria di rifiuti pericolosi.
È vietato dalla legge buttare l’olio nel lavandino!
Proprio così, l’articolo 184 comma 2 del Decreto Legislativo 152/2006 vieta lo smaltimento di olio esausto nelle tubature di scarico: non si può buttare né nel lavandino né nel WC. La multa talvolta può risultare anche molto salata e un esercente di un’attività commerciale può essere addirittura arrestato per aver infranto tale legge.
Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale
Intasa le tue tubature.
“Ma l’olio è liquido, non può intasare!” penserai… invece sì, eccome! La chimica ci dice che è una miscela di trigliceridi (degli esteri del glicerolo) composti da vari acidi grassi. Questi ultimi hanno un punto di fusione variabile: ad esempio l’acido oleico rimane solido fino a 13 °C, mentre l’acido palmitico fino a 63 °C. Soprattutto in inverno, tutti quei trigliceridi composti da molecole di acidi grassi con alto punto di fusione tendono a coagulare formando un solido: questo accade anche nelle tubature. Infatti, con il freddo e a causa di alcuni fattori, l’olio e altri grassi formano una sorta di “blob” che può intasare i tubi di scarico e bloccare le fognature. Questi ammassi sono definiti fatberg e nel 2010 rappresentavano un grosso problema per Londra, dunque buttarlo nel lavandino è effettivamente dannoso!
Fa male alla natura!
Nel 2020 è essenziale pensare anche all’ambiente, infatti l’olio buttato nel lavandino può facilmente raggiungere le falde acquifere rischiando di renderle non potabili. Sotto l’azione dei raggi solari può avere luogo l’ossidazione chimico-fisica, con conseguente degradazione e sviluppo di sostanze dall’odore e dal sapore sgradevoli, per giunta anche non salutari! Tutto ciò rende il lavoro alquanto difficile anche per i depuratori più avanzati. Inoltre, l’olio forma una patina sulla superficie dell’acqua che, oltre a impedire alle radiazioni solari di penetrarla, rende più difficoltosa la circolazione dell’ossigeno, modificando l’ambiente ai danni di microorganismi e animali che ci vivono.

Dove si butta l’olio?
Oggi abbiamo visto perché buttarlo nel lavandino è sbagliatissimo, infatti la cosa più corretta che puoi fare è raccogliere gli oli usati e portarli nei punti di raccolta che offre il vostro comune. Ricordiamo che l’olio esausto è riciclabile: può venire usato per creare Biodisel.
Chiunque effettui uno smaltimento non corretto può essere multato fino a migliaia di euro. Nel caso si tratti di un’attività commerciale, quindi con una grande quantità di rifiuti pericolosi da smaltire, il titolare può anche essere arrestato.
Referenze:
EcoPost: https://lecopost.it/vivere-green/dove-buttare-olio/
LaTourAngelle: https://latourangelle.com/general/why-should-i-not-pour-used-cooking-oil-down-the-drain/
Fasda: https://www.fasda.it/smaltimento-olio-da-cucina/
Albo nazionale gestori ambienti: https://www.albonazionalegestoriambientali.it/Download/it/NormativaNazionale/014-DLGS152_03.04.2006_EstrattoParteIV_Versione_Integrata_2010.pdf
Butac: http://www.butac.it/come-liberarsi-dellolio-da-cucina/
Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Fatberg
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