Una nuova ed interessante teoria vede l’idea di un orologio alla base del controllo dell’Universo stesso. La teoria spiega come il tempo sia nato proprio in seguito all’interazione di particelle con l’Orologio fondamentale dell’Universo.
Come esiste un metronomo che mantiene il tempo per il musicista, deve esistere un orologio che regola e tiene il tempo di tutto l’Universo.
Se quindi esiste un orologio fondamentale dell’Universo, questo deve battere più veloce di un miliardo di trilioni di miliardi di volte al secondo, secondo quanto riporta uno studio teorico pubblicato il 19 giugno su Physical Review Letters.
Come logico che sia, la definizione di tempo non è semplice, questo perché riferendosi ad esso si potrebbe parlare di qualcosa di illusorio, come qualcosa che c’è in quanto possiamo vivere ed osservare la successione degli eventi, ma che non sappiamo come inquadrarlo in una logica scientifica.
Prendendo di riferimento due grandi teorie che provano a definire il tempo, abbiamo:
- Meccanica quantistica, è una teoria che descrive il comportamento della materia, delle radiazione e reciproche interazioni. In questo ambito la considerazione del tempo può essere la seguente “Il tempo è proprio lì. È stabile. È uno sfondo”, questa affermazione è stata fatta dalla fisica Flaminia Giacomini del Perimeter Institute di Waterloo, in Canada;
- Teoria generale della relatività, basata sul principio che la forma delle leggi della fisica debba essere invariante al cambiamento del sistema di riferimento. In questa teoria il tempo viene descritto in modo bizzarro e varia in presenza di masse molto grandi.
Quello che si è cercato di fare è stato di combinare queste due teorie e comprendere se ci fossero aspetti comuni, tali che potessero permettere di dare una definizione univoca di tempo. A questo punto si tiene in considerazione dell’orologio atomico, orologio in cui la base del tempo è determinata dalla frequenza di risonanza di un atomo. Questo orologio si è sempre dimostrato affidabile ed è proprio grazie ad esso che si è potuto definire un range di velocità entro il quale l’orologio fondamentale dell’Universo, se esiste, deve battere.
A tal proposito interviene la fisica quantistica, la quale definisce la suddivisione ultima del secondo, tale periodo è noto come tempo di Planck e vale 10 -43 secondi. Proprio per tale definizione si definisce che un qualsiasi tempo debba essere definito al di sotto di tale valore.
Per verificare quanto detto, gli scienziati dovrebbero aumentare la frequenza di battito dell’orologio di quel miliardo di trilioni di miliardi di volte al secondo, di un fattore di circa 20 miliardi. Questo può risultare all’apparenza un numero irraggiungibile, ma secondo quanto riferito dagli scienziati, il risultato è inaspettatamente basso e questo si avvicina di moltissimo al limite di Planck.
Queste coincidenze dei dati fanno pensare piuttosto che esistono degli effettivi metodi per misurare il tempo e che la sua comprensione possa essere possibile. Riguardo alla questione dell’esistenza di un orologio fondamentale dell’Universo, non si è proprio convinti della sua esistenza, ma il suo studio e l’ipotesi della sua esistenza hanno permesso di considerare aspetti fino ad ora mai presi in considerazione e che potrebbero cambiare il nostro modo di percepire il tempo.
Articoli di riferimento:
Sciencenews: The universe might have a fundamental clock that ticks very, very fast
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