Perché viene da grattarsi? Cause prurito

È difficile resistere alla sensazione di prurito, è inevitabile che in certi momenti ci grattiamo. Tralasciando la sensazione di benessere che il grattarsi induce, qual è la ragione per cui si presenta il prurito?

Qual è la ragione per cui si presenta il prurito?

Come per molti comportamenti del nostro organismo, anche su questo non si può essere del tutto certi, però tra le tesi più accreditate si ipotizza che il prurito sia un fenomeno legato al concetto di dolore o ad un istinto primordiale per scacciare eventuali insetti poggiati sulla nostra pelle.

Prendo un momento per fare dei chiarimenti, esistono diverse tipologie di cause per cui si manifesta il prurito, ma in questo articolo si vuole parlare, in particolare, di quella improvvisa sensazione di fastidio che dal nulla si presenta, non per irritazioni o punture di insetti.

Ritornando all’articolo… per capirci un po’ di più, la Wake Forest University, in North Carolina, ha condotto un esperimento su dei soggetti mentre si grattavano in seguito al manifestarsi del fastidio. L’esperimento è stato realizzato attraverso l’utilizzo di sistemi di risonanza magnetica. I risultati dello studio mostrano come il grattarsi stimolerebbe alcune aree del cervello che normalmente sono associate ai ricordi e al piacere, mentre inibisce quelle del dolore.

Tra le note più interessanti di questo esperimento è stato sottolineato che l’azione del grattarsi è un gesto compulsivo, infatti, più noi ci grattiamo e più il nostro cervello attua il meccanismo della ricompensa: quel processo per cui siamo stimolati a ripetere quelle azioni che portano piacere.

Grattarsi è considerabile dannoso?

No, però non è il modo migliore per attenuare la fastidiosa sensazione di prurito. Quando ci grattiamo, andiamo ad innescare un corto circuito nel nostro sistema nervoso, questo perché i neuroni della colonna vertebrale trasmettono segnali di dolore (seppur lievi, provocati dal contatto con la pelle) e quindi sostituiscono la sensazione di prurito. Questa sostituzione del segnale, del fastidio con quella del dolore, comporta la produzione da parte del nostro organismo di serotonina.

«Quando il cervello riceve questi segnali dolorifici, risponde producendo il neurotrasmettitore serotonina, per attenuare il dolore» spiega Zhou-Feng Chen, che ha coordinato una ricerca della Washington University School of Medicine.

La produzione di serotonina, in una condizione di già presenza del fastidio, innesca un peggioramento della condizione che si vorrebbe attenuare, inducendo maggiormente il desiderio di volersi grattare per replicare la sensazione di piacere (essendo la serotonina un ormone che, tra le varie funzioni, si occupa della regolazione del tono dell’umore); quindi sarà più facile che la mente ci giochi brutti scherzi e cominci a fare percepire sempre maggiore prurito.

«Questo è ben compatibile con l’idea che i segnali di prurito e dolore siano trasmessi su vie diverse ma collegate» spiega Chen «grattarsi può alleviare il prurito creando un lieve dolore. Ma quando il corpo risponde ai segnali dolorifici, questa risposta può peggiorare il prurito».

Come evitare di grattarsi?

Esistono diversi modi, ma i consigliabili sono:

  • Abbassando la temperatura del corpo, quindi con una doccia fredda ad esempio;
  • Utilizzando del talco;
  • Imparare a controllare il corpo attraverso il rilassamento, facendo meditazione o yoga ad esempio.

Articoli di riferimento:

Prurito: perché ci grattiamo? – https://sicuramedicalcenter.it/prurito-perche-ci-grattiamo/

Perché grattarsi fa venire ancora più prurito – https://www.focus.it/comportamento/psicologia/perche-grattarsi-fa-venire-ancora-piu-prurito

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