Più il cervello è grande e più si è intelligenti?

Avete presente quanto pesa un cervello di balena? Può arrivare a pesare fino a 10kg, mentre quello degli esseri umani pesa poco più di un 1kg. Significa che le balene sono più intelligenti di noi? Per quanto ne sappiamo, il peso del cervello non definisce rigorosamente quanto un essere vivente sia intelligente, ma cerchiamo di capire perché.

Spesso si legge o sente dire che il motivo della nostra intelligenza è collegabile al numero di neuroni che possediamo… beh sì, ma questa è una conclusione troppo semplificativa ed imprecisa. Come prima cosa, noi non sappiamo veramente cosa sia l’intelligenza, non abbiamo una definizione precisa, la associamo alla capacità di saperci orientare nel mondo reale sfruttando la trasversalità dei dati e sviluppando correlazioni astratte; su questo ci torneremo tra poco per parlare di Einstein. Altra motivazione che ha portato gli scienziati a riflettere è che il globicefalo, cetaceo della famiglia Delphinidae, presenta un numero di neuroni nella neocorteccia doppio rispetto a quello degli esseri umani (rispettivamente 37.2×109 e 20×109).

Cosa significa questo? Confrontando la densità di neuroni in entrambe le neocortecce, il cervello umano presenta una densità maggiore rispetto a quello del globicefalo.

È questo importante per definire il grado d’intelligenza di una specie?

Quando si parla di cervello parliamo spesso di questioni non ancora del tutto approfondite e che sono molto complesse ai nostri attuali livelli di studio. Volendo trarre comunque delle conclusioni, questo è sicuramente un fattore molto importante, probabile che sia dovuto ad una migliore connessione tra i neuroni causa il loro alto valore di densità.

Non finisce qua, infatti, quello che bisogna dire è che il cervello è solo una parte del nostro organismo e per questo sarebbe assurdo basare la definizione d’intelligenza solo in funzione di questo. Per tale ragione, molte ricerche vedono gli umani come la specie più intelligente perché il nostro è uno dei più avanzati e meglio sviluppati sistemi viventi ed ogni singola molecola del nostro corpo contribuisce alla visione d’insieme.

Quindi, perché Einstein è stato riconosciuto come un genio?

Dopo la sua morte a 76 anni in un ospedale di Princeton, il cervello di Einstein è stato accuratamente fotografato e diviso in oltre duecento piccole parti per essere studiato dai neuroscienziati migliori al mondo. Quello che è stato scoperto è che il suo cervello presentava un’anomalia nel rapporto cellule gliali e neuroni nel lobo parietale (il lobo parietale controlla: la memoria delle parole; la comprensione del linguaggio parlato e scritto; le capacità matematiche). In particolare, il lobo parietale inferiore è risultato essere più grande della norma e questa correlazione ha fatto pensare che questa particolare area del cervello possa avere influenzato in modo significativo la sua capacità di immaginare concetti astratti, ovvero la base delle sue più importanti teorie fisiche.


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