Prelevare energia pulita dalla Luna, progetti per il futuro

Uno dei motivi che sta spingendo molte agenzie spaziali a tornare sul nostro satellite è dovuto dalla possibilità di prelevare energia pulita dalla Luna.

La superficie lunare, non essendo protetta da un’atmosfera e da una magnetosfera, è costantemente bombardata dal vento solare, e per questo è satura di Elio-3, anche noto come Tralfio. La regolite, infatti, esposta per miliardi di anni alle radiazioni presenterebbe 0,01 ppm (parti per milione) di Elio-3.

Questa molecola risulta come potenziale candidato per fonte di energia. A differenza delle già conosicute reazioni di fusione nucleare con gli isotopi idrogeno (trizio-deuterio), pur elargendo la medesima energia, non rilascia un neutrone, e quindi risulta meno radioattiva.

L’elio-3 dunque risulta ora la migliore opzione per una fonte di energia pulita: è poco radioattiva e non produrrebbe scorie dannose. L’unico grande problema, è che sulla Luna ancora dobbiamo creare basi e trivelle, e quindi per il momento resta un’opzione futura.


Articolo di riferimento:

Lo sfruttamento futuro della Luna: l’elio 3

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