Slow-Motion, la moda del rendere tutto a rallentatore

Uno degli effetti che più attira la nostra attenzione è sicuramente quello dello Slow-Motion.

Catturare fenomeni e osservarli a velocità ridotta, non solo è bello da vedere, ma consente di vedere ciò che altrimenti sarebbe impercettibile.

Domanda lecita è ”Come funziona lo Slow-Motion”?

Partiamo dal definire che un video normale, con dispositivi comuni, è girato a 30 frame per secondo, ovvero ogni secondo del video è formato da 30 fotogrammi.

Cosa molto importante da capire è che 24 fps è la soglia sopra la quale il cervello interpreta il movimento: aggiungere ulteriori fps non cambierebbe nulla (non si percepisce la differenza con un video a 60 fps).

La differenza la possiamo percepire quando andiamo invece a ridurre la velocità di un filmato. Se andassimo a dimezzare la velocità di un filmato girato a 60 fps, a velocità dimezzata, avremmo un filmato a 30 fps.

Per tale ragione, avere un dispositivo che registra a molti fps è utile per mantenenere la fluidità percettiva del movimento a rallentatore.

Come posso girare filmati in Slow Motion senza comprare attrezzature costose?

Premessa: Le attrezzature costose permettono di mantere la risoluzione e la fluidità del movimento anche a velocità molto ridotte.

Per fare uno slow-mo con il proprio telefono, che sia Android o Apple, bisogna andare nelle impostazioni della macchina fotografica e selezionare l’opzione FullHD (1920×1080 pixel).

Questa operazione permetterà di realizzare dei buoni video a rallentatore, trascurando però la risoluzione di quest’ultimo.

Per rendere in slow motion un video già girato, si può ricorrere all’utilizzo di alcune applicazioni, tra cui Slow Motion Video FX (solo per Android, gratis) oppure Adobe Premiere Clip (per Android e Apple, gratis).

Se volete vedere alcuni dei migliori video in slow-motion, vi consiglio di guardare il profilo youtube dei The Slow Mo Guys.


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