E se l’universo fosse stato creato da un computer di esseri super-intelligenti? Forse possiamo rispondere all’ipotesi della simulazione

Su Scientific American è stato pubblicato un articolo molto interessante riguardante la cosiddetta “ipotesi della simulazione”. L’articolo è a firma di Caleb Scharf, un astronomo e astrobiologo della Columbia University, New York.

Pensare che niente è reale e che viviamo in un mondo creato da un super-computer che regola ogni nostra azione ed idea ha del che di affaventoso (affaventoso = spaventoso ma allo stesso tempo affascinante).

L’idea che un tempo girava era quella di creare un crash system, il problema è che con questo, al riavvio, si ritornerebbe all’ultimo “salvataggio”, quindi non ci accorgeremmo di niente.

Una delle ultime ipotesi che potrebbe permettere di dare una risposta a questo dubbio universale, sembra possa essere quella di creare uno stack overflow (uno stack overflow avviene quando è richiesto l’uso di una quantità troppo elevata di memoria nello stack). Questo stack overflow verrebbe generato da un computer con l’unico compito di creare altri universi che di conseguenza creano altri universi all’infinito. Questo generarsi su generarsi creerebbe quindi un quantitativo di dati talmente elevato che il computer che ha generato il nostro ipotetico universo comincerebbe a rallentare e noi a vedere tutto ad una diversa velocità.

Lo stesso Sharf fa notare che però i nostri ipotetici creatori potrebbero avere creato dei sistemi per evitare questi sovraccarichi e quindi rendere il tentativo completamente inutile. D’altronde anche i nostri creatori potrebbero averci creato per lo stesso motivo e quindi capire se si trovano in un universo simulato anche loro.


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