Perché l’uomo ha meno peli delle scimmie?

Perché l’uomo ha meno peli delle scimmie? La risposta potrebbe sembrare molto scontata ma in realtà potrebbe sorprendervi; infatti, ha giocato un ruolo chiave nel corso della nostra evoluzione!

Come ben sappiamo l’uomo e la scimmie hanno un antenato in comune. Osservando a confronto i due individui, ciò che risalterebbe immediatamente all’occhio è l’evidente perdita di pelo. Questo aspetto può risultare alquanto strano, in quanto gli ominidi che popolavano la Terra milioni di anni fa non erano affatto così. Analizzando, ad esempio, l’australopiteco Lucy, non è difficile notare la somiglianza con i scimpanzé, entrambi dotati di molto pelo; molto utile ai fini della mimetizzazione.

uomo ha meno peli delle scimmie? Australopiteco Lucy
Australopiteco Lucy

Quindi perché l’uomo ha perso il pelo?

La Teoria più accreditata è quella di Peter Wheeler, il quale elaborò un modello matematico che spiega quanto calore i nostri antenati dovessero disperdere affinché il cervello funzionasse a dovere. Per evitare quindi che il cranio e il cervello si surriscaldasse, avvennero due fondamentali cambiamenti:

  • Il raggiungimento della posizione eretta permette di essere meno esposti alla luce del sole;
  • Perdita di pelo.

Inoltre, la corsa e l’agilità sono fondamentali per cacciare e fuggire dai predatori, e il troppo pelo avrebbe fortemente penalizzato. Il pelo, inoltre, ha favorito lo sviluppo della sudorazione, il più efficace metodo per la dispersione di calore.

La pelle scoperta e lo sviluppo di ghiandole sudoripare permisero, e tutt’ora permettono, di cacciare anche nelle ore più calde del giorno, facendo assorbire maggiori quantità di calorie e favorendo lo sviluppo del cervello. Per tali ragioni, l’uomo, con 5 milioni di ghiandole sudoripare, è il primate che suda più di tutti.


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